Scadenze fiscali maggio 2025: ecco le date da segnare per imprese, partite IVA e contribuenti


Il mese di maggio 2025 si preannuncia come uno dei più impegnativi per chi opera nel mondo fiscale e amministrativo. Professionisti, imprese, lavoratori autonomi e associazioni dovranno confrontarsi con un’agenda densa di adempimenti tributari e contributivi.

Per non incorrere in sanzioni o nel decadimento da regimi agevolati, è fondamentale conoscere nel dettaglio le scadenze fiscali di maggio 2025, mantenendo una pianificazione fiscale impeccabile.

 

In questo articolo:

 

  • Le principali scadenze fiscali in programma il 15 e il 16 maggio 2025
  • Scadenze fiscali maggio 2025: Enasarco e Fasi tra gli adempimenti
  • Ultime scadenze del mese: Fasi e Rottamazione-quater

 

Le principali scadenze fiscali in programma il 15 e il 16 maggio 2025

Le prime date da segnare nel calendario sono il 15 e il 16 maggio, che aprono un periodo intenso per contribuenti e operatori del settore.

Il 15 maggio interessa soprattutto soggetti con regimi agevolati e operatori Iva. Le associazioni sportive dilettantistiche, le pro loco e gli enti del Terzo settore che aderiscono alla Legge 398/1991 devono registrare nel “Registro Iva Minori” i proventi derivanti da attività commerciali del mese precedente. È una scadenza formale che va rispettata per mantenere il regime agevolato, evitando accertamenti e contestazioni.

Sempre il 15, scade anche il termine per emettere e registrare le fatture differite relative a beni consegnati o servizi effettuati ad aprile 2025. In caso di relazioni ricorrenti tra le stesse parti, è possibile emettere una fattura riepilogativa, ma sempre entro questa data.

Il giorno 16 maggio 2025, invece, rappresenta il picco del mese in termini di adempimenti. Sono previste oltre una dozzina di versamenti e dichiarazioni, che riguardano settori e soggetti molto diversi tra loro. In primo piano l’Iva mensile di aprile, ma anche le ritenute da lavoro dipendente, autonomo e provvigioni, i contributi legati a incentivi di produttività e le imposte sostitutive.

Spiccano inoltre gli obblighi a carico delle piattaforme digitali e dei marketplace, che devono versare l’Iva sulle vendite a distanza.

 

Scadenze fiscali maggio 2025: Enasarco e Fasi tra gli adempimenti

La seconda metà del mese di maggio 2025 non allenta la pressione. Il 20 maggio è infatti il giorno chiave per due versamenti obbligatori in ambito contributivo.

Il primo è il contributo Enasarco, dovuto dalle aziende che si avvalgono di agenti e rappresentanti. Rientrano nel versamento tutte le provvigioni maturate nel primo trimestre 2025. Le aziende devono procedere attraverso l’area riservata sul sito Enasarco, scegliendo tra addebito diretto Sepa o PagoPA. È importante confermare la distinta almeno cinque giorni lavorativi prima per assicurare il buon esito del pagamento.

Il secondo obbligo riguarda le aziende industriali iscritte al Fasi (Fondo assistenza sanitaria integrativa). Devono versare i contributi relativi ai dirigenti in servizio o in preavviso, anche in presenza di cessazioni del rapporto di lavoro. L’importo da corrispondere si calcola tramite la funzione dedicata nel portale online. I metodi accettati includono sdd, bonifico o bollettino freccia.

Queste due scadenze richiedono particolare attenzione perché il mancato rispetto può generare ritardi nell’erogazione delle prestazioni o la perdita di coperture sanitarie per i dipendenti coinvolti.

 

Ultime scadenze del mese: Fasi e Rottamazione-quater

Il mese si conclude con due scadenze fondamentali fissate al 31 maggio 2025, che interessano tanto le aziende quanto i contribuenti che hanno aderito a misure di definizione agevolata.

Anzitutto, le aziende industriali sono nuovamente chiamate al versamento dei contributi Fasi, questa volta per il secondo trimestre dell’anno. Le modalità operative non cambiano rispetto alla scadenza del 20 maggio, ma è bene non abbassare la guardia: ogni trimestre inadempiuto può determinare la sospensione delle prestazioni per i dirigenti.

Sempre il 31 maggio cade la scadenza dell’ottava rata della Rottamazione-quater, la sanatoria prevista dalla Legge di Bilancio 2023 per i debiti fiscali affidati all’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Chi ha aderito deve effettuare il pagamento della rata secondo il piano prestabilito. L’importo è fisso per ciascuna rata e comprende un interesse annuo del 2%. È concessa una tolleranza di 5 giorni, quindi i pagamenti effettuati entro il 5 giugno 2025 saranno considerati regolari.





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